Sino al 15 Gennaio 2011 la Fondazione Piaggio ha ospitato presso il Museo Piaggio di Pontedera la mostra “La Vespa e il cinema”. Ne parliamo con Francesco Delzìo, Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali del gruppo Piaggio.
Elisa Fulco: Come nasce l’idea della mostra?

Francesco Delzio: L’idea nasce dalla felice intuizione del professor Tommaso Fanfani, che presiede la Fondazione Piaggio, e dalla constatazione dell’incredibile “appeal” di Vespa nel mondo del cinema. È un fenomeno che non ha paragoni con nessun altro prodotto industriale per diffusione ed estensione geografica: da più di 50 anni la Vespa compare in pellicole prodotte in ogni angolo del pianeta, da Hollywood al nuovo cinema asiatico. In realtà sin dai suoi esordi sulle strade italiane, nell’immediato dopoguerra, Vespa attrasse l’attenzione del cinema. Ma il vero atto di nascita di questo felicissimo “matrimonio” risale sicuramente a “Vacanze Romane” del 1953, la pellicola alla quale Vespa deve la sua fortuna internazionale: fu allora – e con quel film – che il mondo intero scoprì la Vespa. Seguì lo straordinario successo commerciale di Vespa, lo scooter più famoso al mondo, che ha oggi superato il traguardo dei 17 milioni di esemplari prodotti.

EF: Quali materiali sono esposti?

FD: La mostra è un percorso completo di immagini, che si snoda attraverso fotografie di scena, riviste, documentari e una bellissima collezione di oltre 200 immagini di film cult tra manifesti, locandine, foto di scena e di attori su Vespa. Si tratta di materiale in larga parte tratto dall’Archivio Storico “Antonella Bechi Piaggio”, con numerosi inediti. I visitatori avranno inoltre l’opportunità di apprezzare una selezione di pellicole restaurate con spot e documentari Piaggio, grazie ad un lavoro accuratissimo dell’Archivio Storico e del Centro Multimediale del Cinema che ha permesso di  riportare al loro splendore originale opere di grande valore storico che, per la prima volta, sono messe a disposizione del grande pubblico. Inoltre – attraverso i touch-screen disposti lungo il percorso espositivo – è possibile rivedere le scene più rappresentative della partecipazione di Vespa ai film d’ogni epoca e le sequenze dei cinegiornali provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce. Infine, durante il periodo di apertura della mostra il Museo Piaggio si trasformerà in una sala cinematografica: saranno proiettati alcuni dei film più significativi di cui Vespa è stata protagonista, nell’ambito di dieci serate-spettacolo che coinvolgeranno attori e attrici di grande fama.
EF: Quali i film che meglio incarnano il fascino della Vespa di ieri e di oggi?

FD: Sono talmente tanti i film in cui la Vespa è apparsa, che la scelta di alcuni titoli rispetto ad altri sarebbe del tutto soggettiva. Anche se film come il milestone “Vacanze Romane” e “Caro Diario” rimarranno per sempre nella storia del cinema e nel nostro immaginario.

EF: Quanto conta l’archivio nel reperimento del materiale esposto?

FD: L’Archivio Storico Piaggio è uno dei più completi archivi d’impresa in Italia. Al di la del suo indiscusso valore scientifico (è stato premiato nel 2003 come “miglior museo e archivio d’impresa”), ha un fascino particolare che deriva dal raccontare la storia di un’impresa e di prodotti con grande carica simbolica – come la Vespa e l’Ape – nella storia popolare del nostro Paese. La “ricchezza” dell’Archivio nasce anche dal fatto che Piaggio ha storicamente attribuito grande importanza alle attività di comunicazione, spesso precorrendo i tempi: l’Archivio vanta una sezione dedicata all’iconografia molto ampia e di grande valore. Per questi motivi, l’Archivio rimane il fulcro intorno al quale ruotano le principali iniziative del Museo e della Fondazione. Ed è allo stesso tempo custode della memoria dell’azienda, luogo di conservazione dei valori di stile e quindi fonte di ispirazione per tecnici, designer, e comunicatori dell’azienda.

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