Inaugura il 6 ottobre presso il Centro Studi il Paesaggio dell’Eccellenza di Recanati la mostra “Silicio inside”. Ne parliamo con Marco Montemaggi, direttore dell’Associazione Il Paesaggio dell’Eccellenza.

 

Elisa Fulco: Come nasce l’idea della mostra?

Marco Montemaggi: La mostra, a cura di Alessandro Blasetti e Alessandro Carlorosi, è frutto della collaborazione della nostra Associazione con il Museo delle Scienze dell’Università di Camerino, e  nasce dall’osservazione dei mille utilizzi del silicio nei diversi ambiti dell’industria e in particolar modo in quella marchigiana. Il tentativo è quello di rendere in chiave comunicativa e didattica la presenza in natura di questo materiale la cui trasversalità si presta a raccontare la ricchezza merceologica dei nostri associati.

EF: In che modo restituite il legame tra le vostre aziende e il silicio?

MM: Per rendere più comprensibili i contenuti della mostra abbiamo individuato delle macro aree in cui far ricadere le diverse aziende, anche se in realtà la domanda potrebbe essere invertita: ovvero quali imprese oggi non utilizzano il silicio? Le applicazioni sono infinite e spaziano dal suono (il silicio è presente negli strumenti musicali o piuttosto nei micro processori di amplificazione), all’energia (in particolare il fotovoltaico), alla luce (i led), alla sicurezza (la presenza del silicio nelle fotocellule), solo per citare alcuni esempi. In tutti questi settori abbiamo aziende leader che operano nel territorio di nostra pertinenza.

EF: Come vengono restituite queste informazioni? Che cosa si trova fisicamente in mostra?

MM: Da una parte ci si confronterà con la presenza del silicio in natura e quindi con la sabbia, con una grande pianta di ortiche, e dall’altra si cercherà di raccontarne con oggetti (strumenti musicali, pannelli solari, lampade, robot) installazioni multisensoriali ed interattive le proprietà attraverso il coinvolgimento diretto delle aziende dell’Associazione. Il posizionamento di fotocellule segnalerà il passaggio dei visitatori, una palla magica costituita interamente di silicio svelerà il sistema touch con cui accendiamo e spegniamo telefonini, o i vari elettrodomestici, di alcuni oggetti sarà possibile scoprire identità e funzioni, sempre grazie al loro cuore di silicio.

EF: Nel panorama della cultura d’impresa la vostra Associazione rappresenta un po’ un unicum, per l’eterogeneità delle oltre 25 aziende associate. Qual è il tratto unificante che permette di mostrarle insieme?

MM: Il punto di partenza sin dalla fondazione dell’Associazione nel 2005  è stato quello di trasformare in forza, in positività, la ricchezza merceologica  delle aziende associate che operano nei campi più vari: design, musica, infanzia, comunicazione, o piuttosto tecnologia. Il fil rouge è dato dalle centenarie lavorazioni artigianali, come quella del corno e degli strumenti musicali, che caratterizzano le aziende storiche della zona, che hanno creato nel tempo un efficace modello imprenditoriale coinvolgendo settori complementari per garantire la propria crescita. In questo modo si è creato un modus operandi, una mentalità, che si è positivamente trasmessa fino alla classe imprenditoriale di oggi.

EF: L’Associazione accoglie le aziende che operano nel territorio compreso fra due fiumi, il Potenza ed il Musone, un’area paesaggisticamente bellissima. Come selezionate l’eccellenza che è l’altra polarità che vi rappresenta anche nel nome?

MM: Il binomio Eccellenza/Paesaggio è inscindibile per le Marche, una regione in cui bellezza e qualità della vita generano ottime condizioni di lavoro che creano prodotti di eccellenza. Sicuramente sono trasversali i criteri con cui valutiamo l’eccellenza di ogni azienda: dalla capacità di superare la congiuntura di mercato al percorso storico virtuoso, dalla propensione all’innovazione nei processi ai percorsi di responsabilità sociale d’impresa fino ai riconoscimenti e attività nell’ambito della cultura industriale.

EF: L’inaugurazione nel 2010 della sede permanente del Centro Studi il Paesaggio dell’Eccellenza rappresenta un traguardo importante per la vostra Associazione. A quale obiettivo risponde il Centro?

MM: La costituzione del museo risponde pienamente agli obiettivi che ci hanno guidato nel dar vita all’Associazione, ovvero costruire una “casa” del Patrimonio Industriale, un polo espositivo, che racchiuda le peculiarità e i valori del patrimonio industriale e artigianale di queste zone. Un luogo che funzioni come stimolo costante per la conservazione e valorizzazione della cultura industriale, facendo da collante tra i principali attori del territorio (istituzioni locali, poli formativi, Università etc.), dove poter scoprire le “carte d’identità” delle aziende associate.

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