Che rapporto esiste tra jazz e leadership? Il lbro di Frank J. Barret lo racconta attraverso sette punti di contatto.

 

Frank J. Barret, docente di management e global public policy alla Naval postgraduate school a Monterey, indica sette principi che diventano i titoli dei sette capitoli del libro, alternano esempi tratti dal mondo del jazz e storie del mondo imprenditoriale.

Dal conoscere l’arte del disimparare per difendersi dal potere seduttivo della routine, al “largo al disordine”, per sviluppare competenze positive e gestire situazioni intricate. Dall’agire e sperimentare e considerare gli errori come fonte di apprendimento, al sostenere l’importanza di un modello organizzativo caratterizzato da una struttura e da un coordinamento essenziali, per consentire di massimizzare la diversità. Dall’improvvisare e stare insieme al favorire opportunità impreviste e fortunate per incoraggiare scoperte inattese. Dall’importanza dell’alternanza dei ruoli, così come fanno i grandi musicisti jazz, fino al ruolo di stimolo del leader per consentire al gruppo di affrancarsi dalle competenze più tradizionali.

Nella prefazione del libro, un occhio al jazz con Paolo Fresu e uno alla leadership con Severino Salvemini, docente di organizzazione in Bocconi, con un botta e risposta tra i due.

Frank J. Barret, Disordine armonico. Leadership e jazz, Egea 2013

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