Dopo 20 anni di attività della Fondazione Dalmine, Tenaris rinnova il suo impegno in favore della diffusione della cultura industriale.

Fondazione Dalmine 20 anni di attività

 

La Fondazione Dalmine nasce nel 1999 per iniziativa di TenarisDalmine con l’obiettivo di promuovere la cultura industriale valorizzando la storia di un’impresa radicata nel territorio da oltre un secolo e oggi parte integrante di un’azienda globale. In occasione dei 20 anni di attività della Fondazione Dalmine, Tenaris rinnova il suo impegno in favore della diffusione della cultura industriale nei territori in cui opera come azienda globale e annuncia la recente firma della convenzione con il Comune di Dalmine per la ristrutturazione della ex-foresteria aziendale, futura nuova sede della Fondazione.

Tra gli obbiettivi spicca la promozione della Cultura industriale rivolgendosi ad una “comunità”: alle generazioni di persone che hanno lavorato in azienda, alle famiglie che hanno vissuto direttamente o indirettamente il legame con l’industria e con il suo sistema di welfare, agli abitanti della città di Dalmine, esempio modello di company town del ‘900, costruita dall’impresa attorno al sito produttivo questo impegno ha portato alla firma della convenzione, che ha dato avvio ai lavori di ristrutturazione della ex foresteria aziendale, dove troverà nuova sede, la Fondazione Dalmine. 

L’edificio, parte integrante del quartiere Leonardo da Vinci sorto a partire dalla metà degli anni ’20 per iniziativa dell’azienda e allora destinato agli impiegati, assolveva alla funzione di albergo e foresteria per tecnici in permanenza temporanea presso l’azienda o che, non avendo famiglia, non vivevano in una casa aziendaleDi qui l’uso di chiamare l’edificio “pensione privata”, appellativo con cui ancora oggi alcuni dipendenti dell’azienda e abitanti della città sono soliti identificare la ex-foresteria. L’architetto milanese Giovanni Greppi progetta l’edificio nel 1925Un ampliamento del 1937 trasforma la facciata originaria e successivi interventi negli anni ’60 aggiungono elementi e spazi funzionali ai servizi svolti dall’edificio che, fra l’altro, ospita anche la mensa impiegati fino agli anni ’90, quando viene chiuso.  L’investimento per la ristrutturazione dell’edificio renderà disponibili oltre 4.000 mq di nuovi e ampi spazi da destinare alle attività culturali della Fondazione Dalmine: gli archivi, gli ambienti dedicati alla conservazione e digitalizzazione dei documenti, uno spazio espositivo, aree per conferenze e seminari, una biblioteca, spazi per studio e ricerca, aule e laboratori progettati con particolare attenzione ai moderni approcci didattici e alle nuove tecnologie, un ampio parco.  

 

  

 

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