Il libro di Gianni Di Giovanni e Stefano Lucchini racconta la sfida dell’impresa diventata trasparente, sottoposta a uno scrutinio continuo delle sue azioni e della sua reputazione.

L’avvento della Rete ha completamente sovvertito le regole di comunicazione delle aziende grandi e piccole e, di conseguenza, la professione di chi è chiamato a informare il mercato e a interagire con esso, in momenti anche di crisi.

E non è solo una questione di strumenti, ma soprattutto di atteggiamento: l’impresa è trasparente, sotto gli occhi di tutti, sottoposta a uno scrutinio continuo delle sue azioni e della sua reputazione e non può sottrarsi alla sfida della credibilità. Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, infatti, non ha accresciuto solo il volume delle informazioni trasmesse, ma anche la rete di relazioni che le imprese intrattengono con il mondo esterno e la comunicazione è così diventata una pratica sociale attraverso cui si entra in contatto con i pubblici più disparati, ai quali i comunicatori devono offrire una “realtà” fatta di credibilità, autorevolezza, competenza.

Con approccio ottimistico ma consapevole della sfida, gli autori, due tra i maggiori esperti italiani di comunicazione d’impresa, analizzano uno per uno gli attori e le questioni cruciali del nuovo contesto (da Wikileaks ai motori di ricerca, dall’informazione online ai social network) condividendo riflessioni, strategie e casi pratici per gestire con successo la conversazione con il mercato.

Gianni Di Giovanni e Stefano Lucchini, La casa di vetro. Comunicare l’azienda nell’era digitale, Rizzoli Etas, 2013.

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